Il Consorzio Tutela Taleggio è stato costituito nel 1979 e associa 80 aziende tra caseifici, stagionatori e produttori di latte, Tra i principali obiettivi ha la tutela, valorizzazione, promozione e vigilanza del formaggio. A riprova di tradizionalità il Taleggio è stato riconosciuto formaggio a Denominazione di Origine (D.O.) con D.P.R. 15.9.1988 e formaggio a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) con Regolamento CE 1107/96.
Il Taleggio è infatti un formaggio di origini antichissime, anteriori al X secolo. La zona d'origine è nella Val Taleggio e Valsassina. I valligiani avendo l'esigenza di conservare il latte eccedente il consumo diretto, iniziarono a produrre del formaggio che, una volta stagionato in "grotte" o casere di vallata, poteva essere scambiato con altri prodotti o commercializzato.
La raccolta del latte, le fasi di produzione e stagionatura del Taleggio DOP sono riservate alle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia in Lombardia; Novara Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte e la provincia di Treviso in Veneto.
Per la produzione di Taleggio DOP viene impiegato latte di vacca intero, utilizzato crudo o pastorizzato. Lo si fa coagulare con il caglio di vitello, e si rompe la cagliata in due fasi, dopo 10/25 minuti, e ancora dopo una attesa di altri 10/15, prima in modo grossolano, poi rendendola delle dimensioni di una nocciola. La cagliata viene quindi distribuita in stampi quadrati, dove inizia la fase di spurgo del siero. Segue la stufatura e la salatura, a secco o in salamoia, molto importante per il sapore ma anche per proteggere il formaggio. L’ultima fase è la stagionatura, generalmente avviene su assi di legno, per un periodo minimo di 35 giorni.